Le Associazioni Ambientaliste: Amici della Terra Versilia, Legambiente Versilia, LIPU, WWF Alta Toscana esprimono profondo sconcerto per il Protocollo d’Intesa che il Parco MSRM ha siglato con il Comune di Viareggio per semplificare procedure autorizzatorie, ignorando Leggi e Regolamenti vigenti su tutto il territorio del Parco.

“Dalla stampa apprendiamo che il Parco ha dato “– il via libera alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa con il Comune, fermo restando che saranno sempre necessarie tutte le valutazioni ambientali in caso di manifestazioni che interessino le aree naturali come la Macchia Lucchese, la Lecciona e la Guidicciona.”

Le aree urbanizzate interessate dal provvedimento – Marina di Levante e Marina di Torre del Lago – sono aree interne del Parco e ricadono in aree “Natura 2000” di interesse europeo, dove è obbligatoria la Valutazione d’Incidenza Ambientale, che deve istruire il Parco, sia per manifestazioni che per interventi sul traffico L’attuale Regolamento del Parco prevede espressamente che: “il rilascio di permessi o altri provvedimenti e titoli abilitativi relativi ad interventi, impianti, opere ed attività, nel territorio del Parco, è subordinato al preventivo nulla osta dell’Ente”, in contrasto con quanto riportato nel protocollo. “Le manifestazioni e gli eventi organizzati nelle aree urbanizzate del Comune di Viareggio (per altro non chiaramente individuate nel Protocollo) ricadenti nel territorio del Parco, se si svolgono per un periodo di tempo limitato e definito, non saranno più soggette al nulla osta dell’Ente” Qui si raggiunge il massimo dell’approssimazione, un limite temporale definito può durare anche una vita, definito da chi? Dal proponente l’attività, dal Comune? Non dal Parco perché col Protocollo abdica questa possibilità.

Resta anche indefinita la discrezionalità del Comune nel “trasmettere al Parco l’eventuale pratica di nulla osta,” la cui eventuale condotta omissiva ricadrà interamente sugli Uffici Comunali.

La disciplina del nullaosta si applica per Legge su tutto il territorio del Parco, pertanto appare inverosimile che un Protocollo d’Intesa possa escludere dalla Norma il territorio di un Comune.

Temiamo inoltre che una simile decisione coinvolgerà l’intera Comunità del Parco ciascuna con le proprie esigenze. Siamo forse di fronte ad una nuova era in cui il Parco, perdendo la visione d’insieme, sarà governato non attraverso il Regolamento ma attraverso protocolli d’intesa ad hoc con i vari Comuni?”

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